Capacità d’ascolto attivo: abilità e conferma di una leadership di successo
Capacità d’ascolto attivo: abilità e conferma di una leadership di successo
Capacità d’ascolto, predisposizione verso i collaboratori, e condivisione in team sono solo alcuni degli aspetti che distinguono una leadership di successo. Ascoltare è una delle qualità date per scontate, spesso chi è ai vertici suppone che parlare e intrattenere una platea sia più importante che saper ascoltare, magari in un religioso silenzio, i propri collaboratori: il successo di un’azienda, di un progetto è dato non solo dall’intuizione ed esperienza di leader preparati e competenti ma anche da una connessione d’idee, intuizioni e predisposizioni che confluiscono in un unico spazio di realizzazione creato da un team affiatato. Secondo alcuni recenti studi effettuati oltre oceano nell’università di Harvard la capacità d’ascolto è una vera e propria abilità che viene troppo spesso sottovalutata, una potenzialità che per primi i top manager dovrebbero riconsiderare per dare una svolta maggiormente produttiva alla propria azienda. Gli studi del prestigioso college sostengono che nella maggior parte dei casi si è impegnati in un ascolto povero, ossia chi si dedica ad ascoltare spesso dimentica la metà di ciò che ha sentito dando così poca rilevanza all’argomento trattato e ai suoi contenuti, in molti casi vantaggiosi proprio per il lavoro preso in esame. In questo contesto l’ascolto deve assumere un ruolo predominante in grado di monopolizzare, nei casi più comuni ma anche quelli più importanti, l’attenzione di chi è nella posizione di prendere decisioni produttive.
L’ascolto attivo: riflessione, capacità aziendale e comunicazione produttiva
Una comunicazione concreta e produttiva è legata alla capacità d’ascolto attivo, una qualità imprescindibile per una leadership di successo. L’ascolto attivo è un’abilità che non va mai data per scontata, è l’espressione di un’intelligenza utile mirata a comprendere i propri collaboratori, creando un rapporto di fiducia connesso e reale finalizzato ad ottenere idee e suggerimenti innovativi ma anche produttivi dati soprattutto da quell’impegno spontaneo conseguente ad un ascolto diretto, vivo e non solo simbolico. Ovviamente ascoltare è anche comunicare, e farlo in modo attivo implica comprendere attraverso la manifestazione di dubbi e quesiti che anche i leader devono manifestare quando sentono che è necessario per raggiungere uno scopo utile all’azienda. Da ciò si deduce che anche in un contesto dove la comunicazione è soprattutto digitale non bisogna dimenticare che migliorare l’ascolto è un fattore determinante in ogni ambiente di lavoro: evitare tablet, pc, smartphone e conversare è un gesto che induce alla riflessione dei rapporti umani e a quelli aziendali.
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