Come mai la tua organizzazione non riesce a innovare
Come mai la tua organizzazione non riesce a innovare
Uno degli aspetti che più colpiscono nei nostri uffici è sicuramente il bar, dove sono sempre disponibili snack, bibite, caffé, birra e vino gratuitamente per i nostri dipendenti. Questo perché cerchiamo di mantenere all’interno relazioni spontanee, autentiche e “libere”, dove le regole che ci sono vengono ridotte allo stretto necessario a vantaggio dell’autonomia, della crescita personale e della responsabilizzazione. Potremmo definirla la nostra filosofia aziendale, uno dei principi che guida le nostre scelte anche nelle giornate in cui il tempo per prendere le decisioni è ridotto praticamente a zero. Un altro dei principi è che ognuno di noi deve entrare davvero in relazione con i clienti. Deve conoscere davvero le persone con cui ha che fare, deve conoscere davvero le loro esigenze e aiutarli davvero a superare gli ostacoli che ogni giorno impediscono loro di sviluppare la propria attività. Questo approccio ci porta a osservare molto i nostri clienti e imparare molto da loro.
Negli ultimi anni per quasi tutte le organizzazioni è diventato sempre più difficile effettuare un ricambio generazionale. Questo non si traduce solo in una difficoltà a internalizzare nuove conoscenze, ma anche nel cristallizzare un sistema di relazioni interne all’organizzazione dove piuttosto che l’innovazione e la voglia di emergere negli anni vige la paura di sbagliare e di prendere l’iniziativa. Più anni i membri di un’organizzazione passano insieme senza che ne vengano introdotti di nuovi, più le motivazioni individuali prendono il sopravvento su quelle dell’organizzazione. Le energie diminuiscono, le relazioni tra i membri si strutturano (spesso inasprendosi), l’attenzione rivolta alle proprie esigenze personali prende il sopravvento su quella dedicata al proprio lavoro.
Quando in una organizzazione i vantaggi di una relazione disimpegnata superano quelli di prendere le iniziative, si crea la cultura della paura del fallimento.
Non conosco la situazione nella tua organizzazione (ma mi farebbe piacere farlo) e questo può sembrare un concetto banale, ma spesso è uno degli aspetti più difficili da arginare. Quante volte l’iniziativa tua o di uno dei tuoi dipendenti è stata bloccata da richiami, paletti, limiti di budget o da un sistema di rapporti personali all’interno della tua organizzazione che basa il proprio equilibrio su compromessi precari?
Tutto questo porta la tua organizzazione a muoversi lentamente perché nessuno vuole correre il rischio di commettere errori. Ogni idea viene stroncata a favore di un atteggiamento che più che prudenziale negli anni diventa conservativo, fino a quando le persone rinunciano a prendere iniziative e si limitano “a svolgere il compitino”.
L’innovazione in outsourcing
Pensiamo invece a un’organizzazione dove ci aspettiamo di trovare l’attegiamento esattamente opposto, dove il bisogno di iniziativa e l’urgenza di mettere in pratica le novità sia quasi esasperante. Cosa ti viene in mente? A me viene in mente una startup! Ma cos’è una startup? La definizione di startup generalmente condivisa è la seguente:
Una startup è una organizzazione temporanea finalizzata a trovare un modello di business ripetibile e scalabile.
Una startup ha tempo e fondi limitati per trovare un prodotto o un mercato dove applicare un modello di business ripetibile e scalabile, ossia che qualora si dimostri efficace non venga snaturato al crescere delle dimensioni dell’organizzazione e anche inneschi economie di scala.
Se questo è il modello organizzativo che in questi anni sta avendo maggiore successo, è naturale che un’organizzazione stabile che da anni opera negli stessi mercati e con le stesse persone vada incontro ad una costante diminuzione della propria capacità di innovare e innovarsi, e quindi a una costante perdita di competitività e interesse verso i propri interlocutori.
Se non è possibile introdurre nuove energie e competenze nella propria organizzazione tramite assunzioni, l’unico modo per acquisire parte di quella rapidità, urgenza, agilità e efficacia è quello di rivolgersi all’esterno della propria organizzazione. Per questo in una organizzazione di successo buona parte dell’innovazione viene affidata a organizzazioni di dimensioni più piccole e con personale più giovane, perché hanno bisogno di lavorare costantemente al massimo delle energie e della creatività per mantenere i propri clienti, dove la paura di sbagliare (e quindi perdere i propri clienti) non può tradursi in una perdita di iniziativa ma al contrario in uno stimolo a fare sempre meglio e a trovare sempre nuove soluzioni più efficaci da proporre loro.
Da uno a cento: quante delle cose che hai in mente per promuovere la tua organizzazione riesci a fare?