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La gestione dell’imprevedibile di Giovanni Rana, piano da 2 milioni di euro a favore dei dipendenti

Cigno nero e Reputazione

L’emergenza sanitaria causata dall’esponenziale diffusione del Covid-19 si sta presto concretizzando, come era logico aspettarsi, in una vera e propria crisi economica. L’attivazione della clausola che “congela” il patto di stabilità e crescita europeo e le conseguenti misure di ingente indebitamento del Governo, sono una chiara fotografia di un momento di straordinaria difficoltà che pone tutti, imprenditori, Pmi e grandi organizzazioni, a compiere scelte cruciali per il loro futuro.

La nostra realtà è stata stravolta, ancora una volta, da quello che possiamo definire a tutti gli effetti come un “cigno nero“, ossia un evento imprevedibile, raro e di grande impatto che, per sua natura, porta a conseguenze del medesimo impatto, sotto l’aspetto economico-sociale e non solo.

Non a caso, nel nostro approccio alla gestione della Reputazione la “preparazione all’imprevedibile” è un aspetto chiave, che può tramutarsi semplicemente in un piano di crisis management ben strutturato, e in un’analisi degli scenari del settore. Ma andando ancora più a monte di questo concetto, è la Reputazione stessa ad essere il capitale intangibile fondamentale che permette alle organizzazioni di sopravvivere, anche a questi eventi così impattanti. Anzi, spesso è proprio la capacità di gestire quest’ultimi ad essere una delle chiavi per la crescita e la difesa del proprio capitale reputazionale: singoli eventi che, se non gestiti a dovere, possono far crollare repentinamente la propria immagine e affidabilità.

A scuola da Giovanni Rana

Da tempo seguiamo Giovanni Rana attraverso il nostro Reputation Rating, l’Osservatorio permanente sulla Reputazione, quale una delle organizzazioni più virtuose in ottica reputazionale. Anche nel pieno di questa emergenza, il presidente del pastificio veronese leader del settore, insieme al figlio nonché Ad della stessa, non ha tardato a dare la sua risposta. Un piano da ben 2 milioni di euro, quale riconoscimento speciale ai circa 700 dipendenti presenti nei cinque stabilimenti lungo lo Stivale, che stanno continuando a garantire la continuità degli approvvigionamenti, nonostante gli evidenti rischi sanitari. Un piano che si tramuterà direttamente in un aumento pari al 25% del loro stipendio giornaliero, oltre ad un sussidio straordinario di 400 euro per le spese di babysitting, e che decorre dal 9 marzo, con efficacia retroattiva. Accanto a queste misure, è stata prevista una polizza assicurativa a favore di tutti i dipendenti in caso di contagio da Coronavirus, per rafforzare le procedure di prevenzione e sicurezza, già messe in atto dall’organizzazione.

Come diretta conseguenza di queste mosse illuminate, attendiamo nei prossimi giorni una crescita reputazionale, che monitoreremo attraverso il nostro Reputation Rating, ma che possiamo prevedere toccherà prevalentemente CSR e Leadership & Innovation, per quanto concerne i Driver, mentre per gli Stakeholder Dipendenti e Istituzioni e Società, a giudicare anche dall’immediato sentiment positivo che sta registrando la notizia (approfondisci qui il nostro Metodo di valutazione della Reputazione).

Un chiaro esempio, insomma, di come un cigno nero possa (e debba) tramutarsi in una occasione reputazionale, e di come una gestione sana ed etica possa sortire effetti positivi sulla sostenibilità del proprio business.

Per approfondire il nostro approccio alla gestione del capitale reputazionale, preordina ora in esclusiva la tua copia del nuovo libro di Davide Ippolito: Reputazione: Capitale del Terzo Millennio.

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