Cosa si intende per finanza sostenibile?
Il XXI secolo è il tempo della sostenibilità.
I presupposti per un mondo sostenibile si perfezionano nel settembre 2015 quando – in occasione dell’Assemblea generale dell’ONU – i Governi dei Paesi membri delle Nazioni Unite siglano l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, definendo 17 obiettivi da perseguire in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale.
L’Agenda mostra come sostenibilità non sia un concetto circoscritto al solo “ambiente”, ma altresì sinonimo di un approccio più strutturato, integrato mediante il coinvolgimento di più operatori economici per un comune obiettivo di “sviluppo”.
E qui entrano in gioco gli investimenti sostenibili.
Oggi, investire in modo sostenibile, significa investire nel rispetto dei criteri ESG. L’Acronimo Environmental, Social e Governance definisce un criterio di misurazione della sostenibilità e dell’impatto etico di un investimento o di un finanziamento.
In particolare:
- i fattori Enviromental attengono al comportamento di un certo operatore economico rispetto a tematiche quali l’inquinamento, il cambiamento climatico, il contenimento delle emissioni;
- i criteri Social concernono, invece, le decisioni e le iniziative degli operatori economici aventi un impatto sociale come, ad esempio, il rifiuto di ogni forma di discriminazione, il rispetto di determinate condizioni di lavoro, il finanziamento di progetti o istituzioni che servono le comunità povere e svantaggiate a livello globale;
- la Governance, da ultimo, riguarda l’insieme di strutture, regole e strategie che definiscono un’azienda, dalla composizione del consiglio di amministrazione e della direzione, alla conduzione aziendale verso un cambiamento eticamente positivo.
Di conseguenza, quanto migliore sarà il rating ESG di un operatore economico, tanto maggiore sarà l’impatto in termini di valore e reputazione dello stesso e, per l’effetto, del relativo investimento.
…E in concreto?
Ma in cosa diverge un investimento sostenibile rispetto a un tradizionale investimento? Perché la finanza green è diventata così “popolare”?
Ebbene, un investimento sostenibile, per quanto – sotto un profilo strutturale – si presenti sostanzialmente in linea con un’ordinaria forma di investimento, tende a divergere da quest’ultimo per gli obiettivi che si propone si perseguire, così come i progetti che punta a realizzare.
Può consistere nel fornire un supporto finanziario ad aziende che – per mezzo dello stesso – si propongono di realizzare determinati progetti dalla vocazione green. Progetti, ad esempio, che mirino a ridurre l’impatto ambientale di un’impresa e a contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Si pensi ai geen loans.
O può presentarsi nella forma di un sustainability linked loan, strettamente legato alle performance di sostenibilità di un’azienda, col proposito di incentivare le aziende medesime a fissare e raggiungere specifici obiettivi di sostenibilità.
Entriamo poi nel campo delle emissioni obbligazionarie, dai green bond ai social bond.
L’emissione dei primi è correlata a progetti con impatto positivo per l’ambiente, in termini di efficienza energetica, produzione di energia da fonti pulite, uso sostenibile dei terreni, iniziative legate alla prevenzione e al controllo dell’inquinamento e via discorrendo.
I secondi, invece, sono destinati alla realizzazione di progetti aventi un impatto positivo in ambito sociale.
Non investire in modo sostenibile, oggi, significa non essere al passo coi tempi.
Finanza “circolare”: il guadagno è per tutti
L’obiettivo di un investimento green nelle sue più vare estrinsecazioni, è chiaro: fornire o ricevere un contributo finanziario per un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
Il vantaggio è molteplice, con plurime ripercussioni. Non solo etiche, e questo è evidente. Senza dubbio economiche. Ma non si può trascurare il fattore reputazionale, sia per l’emittente, sia per il borrower.
La finanza sostenibile, infatti, consente di fare la cosa giusta, acquisendo una crescente credibilità e fiducia nei confronti della clientela che, di riflesso, potrebbe essere indotta a divenire un nuovo investitore “verde”. Il guadagno, insomma, è per tutti.